mercoledì 16 febbraio 2011

Serietà... merce rara!

QUI NON CI SIAMO PROPRIO!!!

Intanto diciamo subito che la partita di ieri sera si è conclusa in nostro sfavore per uno a zero contro la LONGOBARDA 2001 e se questo non ci complica troppo la vita in classifica, è solo grazie ai risultati negativi e totalmente imprevisiti dei nostri diretti inseguitori, che hanno perso contro le ultime della classe.

Chiarisco immediatamente che in questa sede non anticiperò quello che ho da dire personalmente ad una serie di giocatori che ieri non hanno potuto essere presenti alla partita, costringendo i compagni a giocare in inferiorità numerica, ma ne avrò presto la possibilità.
 
Capirete bene, che arrivato a quarant'anni, credere alle favole mi riesce molto difficile e ho invece la perfidia di pensare che il motivo principale fosse quello di giocare proprio la sera del 14 febbraio, che guarda caso è la festa degli innamorati... bah, che strana coincidenza!

In un momento della nostra stagione, in cui era assolutamente importante giocare una buona gara e fare risultato, per mantenere il vantaggio o addirittura alungare sugli inseguitori, siamo stati invece capaci di rovinare tutto, presentandoci solo in dieci uomini al difficile impegno.

Per parlare di calcio, e di quelli che ieri c'erano, c'è da dire che contro questi avversari, come nella partita di andata, facciamo regali a go-go! Infatti, nonostante fossimo uno in meno, scendiamo in campo con la solita disposizione tattica, solo con tre difensori anzi che quattro e nei primissimi minuti il nostro portierone Stafano Nisoli, compie un altro vero miracolo, anche se non può nulla quando si trova un uomo solo di fronte, dopo avere eluso la trappola del fuori gioco e che calcia a colpo sicuro quasi nel sette.

Qui in dieci si fa veramente dura... invece, il vero spirito combattivo dei nostri viene fuori e ci fa giocare una buona gara.

Dopo avere più volte tentato di bucare la difesa, ma senza riuscirci mai seriamente, Paolo Cataldi, anche dolorante, riesce a scattare sulla fascia ed entrare in area, costringendo il difensore a stenderlo e concedere il rigore. 
 
Lo stesso Cataldi va alla battuta, e per la prima volta da quando lo consoco, si fa parare un rigore, calciato forte, ma centrale.
Dopo la pausa, ricominciamo a macinare gioco, senza denotare particolari problemi nel possesso palla ma al 10' Augusto De Bartolo, si accascia al terreno dopo avere compiuto una dolorosa torsione sul ginocchio destro e lascia il campo in ambulanza.
 
Nonostante due uomini in meno a questo punto, per ben tre volte, prima Cataldi, poi Modesto ed infine anche Gentile, hanno la possibilità di agguantare il pareggio ma sprecano incredibilmente come mai avevano fatto prima.

Arriviamo così alla fine della gara con tanto nervosismo da parte nostra e furbizia da parte loro, dovendo ancora concedere il passo a questi avversari che in entrambe le gare avrebbero meritato la sconfitta e che invece, con noi fanno bottino pieno, conquistando sei punti in due partite e lasciandoci molto amaro in bocca.

Il sottoscritto vuole ringraziare personalmente tutti quei giocatori che ieri sera erano presenti e hanno dato l'anima per tentare di limitare i danni, oltre a chi pur non potendo giocare era lì ad incitare i compagni, e se in momenti come questi, dove di fronte alla superficiaità altrui, uno come me non manda tutto al diavolo, è solo per merito vostro.

4 commenti:

  1. Spiace per come è andata, hai pienamente ragione sia per le critiche agli assenti che gli elogi ai presenti. Spero che De Bartolo non sia grave, gli facciamo i migliori auguri possibili.
    ciao Davide.

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  2. Ciao Angelo, lavorare duro per poi sciupare tutto così, fa veramente rabbia. Ma credo che anch'io ho le mie colpe, perchè forse ho iniziato a dare per scpontato che tutto il gruppo ormai la vivesse come me, ma alcuni nuovi elementi, soprattutto i più giovani, forse hanno bisogno di un piccolo chiarimento in merito.
    Ciao

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  3. Ti capisco, questa brutta situazione è capitata anche a me purtroppo, ma tu non mollare!

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  4. Boia chi molla! Ci vuole ben altro, tranquillo.
    A presto!

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